S. Germano: IL PARCO WIDEMANN. Un ampio parco circonda la villa Widemann, sede comunale dal 1989. Il parco ha una ricca varietà di piante d'alto fusto e di cespugli da fiore ed un laghetto con cigni. È aperto al pubblico e vi si svolgono attività culturali e ricreative anche in notturna. A ridosso del parco sorgeva l'antico cimitero valdese di cui restano alcune lapidi sul muro.
S. Germano: LA CHIESA CATTOLICA. Risale al 1759, fu costruita sulle rovine di due chiese precedenti e dedicata al santo Germano. Ha subito negli anni varie migliorie interne ed esterne ed un ampliamento sul fondo. A ridosso della chiesa si trovava l'antico cimitero cattolico.
S. Germano: L'ASILO DEI VECCHI. Facendo una piccola deviazione dalla provinciale che sale a Pramollo, dopo la borgata Gondini, si trova l'Asilo dei Vecchi appartenente alla Tavola Valdese. Si tratta di una costruzione imponente e moderna e tuttavia ben inserita nell'ambiente, inaugurata dal Presidente della Repubblica nel 1989, sostituisce il precedente Asilo risalente al 1893 e fondato dal Pasto C.A. Tron.
S. Germano: LA BARICADDA. Alte rocce fiancheggiano la provinciale per Pramollo in un punto detto "LE BARRICATE" in quanto barriera naturale all'ingresso nel vallone di Pramollo. AI di sopra di esse due villaggi, le Barriere e Le Garde, costituirono punti estremi di difesa per i Valdesi di S. Germano nelle guerre di religione del 1600. Tutta la zona al di sopra delle rocce subì, alla fine del XIX sec., innumerevoli scavi e perforazioni per l'estrazione della grafite ad opera di privati. Sotto il ponte della Baricadda, durante l'ultima guerra, gli abitanti della zona cercarono rifugio contro le bombe dirette sullo stabilimento di Malanaggio.
S. Germano: MINIERA DI ICLA - BRUTTA COMBA. A sinistra della provinciale, salendo a Pramollo, ai confini fra i due Comuni, si trova uno degli ingressi della miniera di grafite di Icla - Brutta Comba il cui sviluppo sotterraneo è di 5 - 6 Km per una profondità massima di 520 m. L'altro ingresso è sul versante di S. Germano. La miniera, aperta nel 1893 da una ditta di Liverpool ed assorbita dalla Talco e Grafite Val Chisone nel 1907, occupò fino a 65 minatori. Fu chiusa nel 1983 quando vi lavoravano ormai pochi Italiani e una decina di Polacchi.
Pramollo: LA FUCINA DEL FABBRO. Nella borgata Rue si può notare sulla destra una ruota ad acqua già ricostruita in anni passati con pale di ferro sostituenti quelle di legno. La ruota, ora in disuso, serviva per il funzionamento della fucina del fabbro ferraio. A Rue c'è una lunga tradizione nella lavorazione del ferro che continua ancora adesso.
Pramollo: LA CHIESA CATTOLICA. Costruita su progetto dell'architetto della "Real Casa" Tommaso Onofrio nel 1843, è dedicata alla natività di Maria Vergine. Alcuni arredi interni e la campana provengono dall'ex chiesa cattolica di Ruata sconsacrata e venduta ai Valdesi nel 1842.
Pramollo: IL MULINO NUOVO. Nella curva dopo Rue è situato il "mulino nuovo" l'ultimo mulino comunale di Pramollo a rimanere in funzione fino alla metà degli anni séttanta. Vi si trovano ancora tutte le attrezzature.
Pramollo: LA FONTANA DELLA FRANA. Nel dicembre 1960 una frana travolse parte della borgata Tournim inferiori uccidendo 9 persone. Nella borgata è stata eretta a ricordo una fontana recante i nomi e le foto delle vittime.
Pramollo: LE MINIERE DI SIASSERA. Compiendo una piccola deviazione dalla strada principale, dopo la borgo Tournim sup.ri, si trova, nascosta fra i boschi, la località Siassera da cui partivano le miniere di grafite di Pramollo che nel 1868 occupavano 65 operai. Una teleferica trasportava il materiale a Pramollo basso da dove, coi carri, veniva portato ai mulini di S. Germano Volavilla prima e Malanaggio poi assorbite dalla Talco e Grafite Val Chisone agli inizi del secolo, furono poi chiuse nei primi anni sessanta. Le abitazioni fatte costruire dalla Val Chisone per i dipendenti sono ora sede di una colonia estiva gestita da frati.
Pramollo: IL MUSEO VALDESE SULL'ISTRUZIONE. Si trova in borgata Pellenchi, all'interno di un'antica scuola Beckwith; oltre a riprodurre una tipica aula scolastica del secolo scorso, contiene una ricca documentazione sulle scuole valdesi di S. Germano e Pramollo ed un archivio fotografico. Lo si può visitare in qualsiasi momento chiedendo la chiave ai vicini.
Pramollo: L'EX CHIESA CATTOLICA. Arrivando in borgata Ruata si nota sulla destra un campanile la cui campana risale al 1853. Lì era l'antica chiesa cattolica di S. Maurizio risalente al 1400, sconsacrata e venduta ai Valdesi nel 1842. I Valdesi la usarono come luogo di culto solo per breve tempo tra il 1881 e il 1888. Fu sede delle scuole comunali e poi statali fino al 1961 e ospita ancora la Sala Valdese del Teatro. Sul retro si trovava l'antico cimitero cattolico caduto in disuso dopo che nel 1573 l'intera popolazione della parte alta di Pramollo divenne Valdese.
Pramollo: LA CHIESA VALDESE. Risale al 1888 e venne costruita con il materiale ricavato abbattendo la grande chiesa detta "La Rotonda" che, innalzata nel 1845 a valle del presbiterio, ebbe subito gravi problemi di stabilità perché costruita su terreno cedevole. Appartenevano alla Rotonda anche le 4 colonne del pronao e gli arredi interni fra cui il bellissimo pulpito in noce su disegno dell'ing. Grosso.
Pramollo: IMPIANTI SPORTIVI DI RUATA. Pochi metri a valle della chiesa valdese si trovano gli impianti sportivi di Ruata: campetto di calcio, campi da bocce, docce e spogliatoi, pista da ballo coperta, locale chiuso per attività sociali. Vi si svolgono attività varie da giugno a settembre.
Itinerario tratto dal volume "Anoummo amount", a cura di Vanda Petrone e Gino Long, pubblicato dall'Associazione Turistica Pro Loco di Pramollo (1995).