"Là si apre, come un enorme squarcio nella costa del monte, il vallone di Pramollo, che sale profondo e ripido, per allargarsi poi a vasto anfiteatro alpestre, colmo di castagneti e di faggi nel basso, verde di pascoli nel gran giro delle creste. In alto, in faccia al cielo sono sparsi i suoi villaggi rustici, ed al centro il Tempio, la scuola; quest'ultima posta nell'antica chiesa cattolica trasformata così in locale d'istruzione, dopo che la popolazione si fu resa protestante."
(Attilio Jalla, 1931)